Le proposte di intervento “immediate” fatte da GIFI al prossimo governo nel corso di un incontro svolto il 19 febbraio a Milano sono stati:
- chiarire/prolungare la scadenza attuale delle detrazioni fiscali in ambito ristrutturazione edilizia, nonché estenderne l’applicabilità attualmente esclusiva alle persone fisiche
- facilitare l’accesso al credito attraverso un fondo speciale, ad esempio il Fondo Rotativo di Kyoto
- modello unico semplificato per le procedure autorizzative
- estendere fino a 1 MW la soglia per usufruire dello Scambio Sul Posto
- la pubblicazione delle delibere sui Sistemi Efficienti di Utenza (SEU) e Reti interne di utenza (RIU).
A queste si aggiungono altre richieste (per dovere di sintesi non riportate) e una ridiscussione della Strategia Elettrica Nazionale.
Tutti i rappresentanti politici presenti (PD, PDL e SEL) hanno condiviso le richieste considerate attuabili molto rapidamente….
La domanda che a me sorge spontanea è:
esiste una stima del mercato potenziale, e quindi della potenza installata che si potrebbe raggiungere in questo modo nei prossimi anni?
Da una stima del mercato, a questo punto abbastanza circoscritto, è possibile valutare anticipatamente e in modo oggettivo gli impatti concreti positivi di questi provvedimenti.
Aggiungo, prendendo a spunto Giorgio Gaber : le FER sono di destra o di sinistra? La semplificazione della burocrazia è di destra o di sinistra?
Complimenti comunque a Valerio Natalizia (presidente ANIE/GIFI) e a Emanuele Martinelli (Direttore Editoriale Energia Media) per avere saputo concentrare l’incontro in un paio d’ore, evitando spunti polemici.