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Le competenze sui contratti di rendimento energetico contribuiscono a migliorare l’offerta delle Energy Service Companies


Grande interesse per l’incontro sui contratti EPC (Energy Performance Contract)che ha messo in luce le  importanti implicazioni legali, fiscali e contabili alla base di un rapporto  trasparente fra le ESCo e i loro clienti

Le competenze legali ed amministrative  relative ai “contratti di rendimento energetico” contribuiscono a migliorare l’offerta delle Energy Service Companies: questo è quanto è emerso con grande chiarezza durante l’incontro,  che si è svolto a Milano a fine ottobre,nel quale sono stati messi in luce  gli aspetti innovativi degli Energy  Performance Contracts, che devono regolare il rapporto economico e di prestazione fra le Energy Service Companies e i loro clienti in conformità con le regole del decreto legge 102/2014 (che ha recepito la direttiva europea 27/2012).

L’appuntamento è stato organizzato dalle principali associazioni di categoria coinvolte dal nuovo decreto legge: Assistal (Associazione Nazionale Costruttori di Impianti e dei Servizi di Efficienza Energetica – ESCo – e Facility Management), Italcogen (Associazione Italiana dei Costruttori e Distributori di Impianti di Cogenerazione) e AssoEsco (Associazione Italiana Energy Service Company), a testimonianza del fatto  che si tratta di un tema caldo da affrontare unendo gli sforzi di tutte le parti interessate a vivere da protagoniste le opportunità offerte dal mercato dell’efficienza energetica.

Durante l’incontro si è più volte fatto riferimento alla nuova definizione del contratto di rendimento energetico che prevede che gli investimenti (lavori, forniture o servizi) realizzati  siano  pagati in funzione del livello di efficienza energetica effettivamente misurata e monitorata durante l’intera durata del contratto.  Ne consegue che la conoscenza approfondita delle implicazioni civilistiche, fiscali e contabili è prerequisito fondamentale per un buon servizio e una collaborazione di lunga durata.

A favorire l’attenzione da parte del numeroso pubblico ha contribuito l’originale impostazione delle relazioni, che ha visto l’alternanza degli interventi di Luca Tiberi ( Studio Legale Mondini Rusconi), di Pietro Bracco (Studio Legale e Tributario Miccinesi e Associati) e di Epifanio D’Angelo (Ginini Group), sottolineando l’importanza di un lavoro di team nella stesura dei contratti, che devono tenere conto delle diverse implicazioni legali ed amministrative  per prevenire malintesi e o diverse interpretazioni, ad esempio legati  all’aliquota IVA da applicare e all’inserimento a bilancio delle diverse voci.

“Il contratto di rendimento energetico rappresenta una tipologia di contratto autonoma e del tutto distinta dai contratti già riconosciuti nel nostro ordinamento (mandato, appalto, locazione, leasing) con i quali presenta solo alcuni profili di somiglianza.” ha affermato Luca Tiberi.

“Dal momento che si tratta di un contratto atipico, cioè privo di una disciplina definita, è necessario identificare con precisione la modalità contrattuale applicabile (leasing, appalto ecc), per individuare il corretto trattamento contabile” ha dichiarato Epifanio d’Angelo.

 “E’ fondamentale in fase di redazione del contratto identificare puntualmente i vari corrispettivi, siano essi in denaro o in natura, dei diversi servizi e beni oggetto del contratto stesso” ha affermato  Pietro Bracco ”per garantire, ad esempio, l’applicazione della corretta aliquota IVA per le singole voci delle prestazioni fornite.

A conclusione dell’incontro è stato dedicato ampio spazio alle domande da parte dei partecipanti, interessati ad approfondire alcuni degli aspetti affrontati. I vertici delle tre associazioni, soddisfatte della partecipazione ottenuta, sono pertanto  d’accordo nel dichiarare  che un  incontro di mezza giornata non è esaustivo per comprendere a fondo tutte le possibili implicazioni e che torneranno  a breve su questi temi per proporre nuove giornate di approfondimento.

 


 

 

 

 

 

 

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