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L’innovazione vista da ANIE (Associazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche)


Le aziende ANIE sono fra quelle che investono maggiormente in innovazione , circa il 4% del fatturato, contribuendo in modo significativo all’evoluzione tecnologica di alcuni servizi che impattano in modo positivo sulla qualità della vita di ciascuno di noi.

Questa la sintesi estrema della XIII Giornata della Ricerca ANIE durante la quale ampio spazio è stato dedicato ad aziende fornitrici di tecnologie per l’automazione che hanno presentato, ciascuno dal suo punto di vista, l’evoluzione tecnologica della loro offerta che si sta sviluppando attorno a concetti di sostenibilità, riduzione dei consumi e, in ultima analisi, al miglioramento della qualità dei servizi alle persone. Insomma, At work for a better life, a better world for all, come dal motto di Omron, intervenuta presentando l’esperienza della fabbrica di Ayabe nella quale è stato ridotto un modo significativo l’impatto eco ambientale.

Particolarmente interessanti le presentazioni di :

ABB, in cui i sistemi di monitoraggio e gestione permettono di gestire flussi bidirezionali di energia, fondamentale per l’evoluzione dell’infrastruttura della rete elettrica di media tensione che deve potere gestire anche energia da fonte rinnovabile non programmabile.

SIRTI, che dispone di tecnologie che permettono lo “scavo intelligente”, che riduce i costi e velocizza i tempi di realizzazione di impianto.

Particolarmente stimolanti le presentazioni di :

Gewiss, che nell’ambito delle attività nel settore dell’illuminazione ha dato vita a un progetto innovativo e tutto italiano per sviluppare un sistema di illuminazione a LED “total green” per ambienti industriali/ centri logistici e parcheggi.

AnsaldoBreda, che ha messo in evidenza come un treno della metropolitana, o qualsiasi altro veicolo di un sistema di trasporto pubblico o privato, è “un oggetto IP che comunica”,  esempio concreto di “Internet of Things”.

A concludere l’incontro un’interessante considerazione sul contributo innovativo che può, e deve, nascere da aziende start-up in alta tecnologia che possono contribuire nel far diventare le eccellenze scientifiche prodotti in grado di “creare valore”. A questo proposito è inevitabile un riferimento al “Programma Horizon2020“, che finanzia i progetti per la ricerca e l’innovazione dal 2014 al 2020.

Pur sapendo che l’accesso ai finanziamenti, in pratica, non sarà facile, nè sarà facile un confronto costruttivo fra grandi imprese e piccole start up tecnologiche (in questo il ruolo delle università è fondamentale), uno sguardo ottimista verso il futuro è certamente importante, mi auguro quindi che siano molte le piccole aziende che approfondiranno le possibilità di finanziamento.

A questo proposito riporto quanto scritto sul sito APRE (Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea)

 Secondo la Commissione europea, meno del 50% dei partner industriali usa i fondi pubblici in modo strategico e solamente il 22% delle PMI che partecipano ai programmi europei sono orientate all’innovazione. Inoltre, le Piccole e Medie Imprese – PMI spesso non sono al corrente dei programmi a supporto dell’internazionalizzazione, nonostante ci sia una forte relazione tra innovazione ed internazionalizzazione, che dovrebbe essere maggiormente sfruttata. Sulla base di queste evidenze, nel periodo di programmazione 2014-2020 la Commissione europea intende supportare le piccole e medie imprese mediante un approccio integrato che sostenga le aziende durante tutto il ciclo innovativo.”

che interpreto come un appello alle PMI italiane a guardare con maggior attenzione alle possibilità di finanziamento e valutare positivamente gli inevitabili vincoli che vanno interpretati come  stimoli positivi verso l’internazionalizzazione.

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Dalla teoria ai fatti: SMA, quando il marketing “fa la sua parte”…


Alcuni esempi concreti di come le aziende del settore fotovoltaico stanno affrontando il mercato che si sta evolvendo dai grandi impianti verso impianti di piccola/media taglia.

SMA, quando il marketing “fa la sua parte”…

L’inverter,  o meglio gli inverter,  sono il cuore di un impianto fotovoltaico  con una funzione strategica soprattutto nell’evoluzione verso modelli di rete “Smart Grid” .

Gli inverter si differenziano in base alle caratteristiche tecniche di affidabilità, di rendimento e di conformità alla normativa in vigore, ma il successo di una linea di prodotti e di una azienda non dipendono  solo dalle caratteristiche tecniche, ma anche dalla capacità di raggiungere con una struttura commerciale efficiente un gran numero di clienti : spesso nel cammino dal produttore al cliente la qualità del prodotto si perde, se non supportata da una solida organizzazione commerciale, da una buona rete di assistenza tecnica, e da un’efficiente organizzazione logistica.

Il rapporto fra costo commerciale (costi di marketing associato alla vendita+remunerazione del canale + costo del personale di supporto alla vendita),  e ricavi  sul venduto danno la misura dell’efficacia di una struttura commerciale.

La vendita, quindi, è misurabile in termini matematici e può essere gestita secondo un approccio “scientifico”; le opportunità esistono naturalmente, ma devono essere considerate in un contesto “statistico”.

Una struttura marketing e vendite non gestita secondo “metodi scientifici”, con un’analisi precisa del target di mercato, dei canali di vendita,  degli strumenti di supporto e quindi dei costi associati alle vendita non può reggere i colpi della concorrenza e dei “balzelli normativi” che costringono a cambiare rotta strada facendo.

SMA almeno a giudicare dai programmi di marketing operativo e dagli investimenti sul canale di vendita sembra aderire a questa scuola di pensiero.

L’impostazione sul mercato di SMA si muove sui seguenti “asset”:

In sintesi, grande supporto alla rete di rivenditori e installatori, evidentemente considerati una risorsa strategica, che seguiranno SMA nel processo di diversificazione dell’offerta in un mercato sempre più difficile  che necessita di ampliare il mercato target verso residenziale e PMI.

La rete elettrica deve diventare intelligente!


La rete elettrica deve diventare intelligente!

In realtà intelligente già lo è almeno in periferia, cioè dove viene consumata. Le norme dell’AEEG (ARG/elt 292/06) legate al processo di liberalizzazione del mercato elettrico  hanno istituito l’obbligo da parte delle società di distribuzione ad installare il contatore elettronico per potere gestire da remoto operazioni di lettura, per ottimizzare i costi di manutenzione e per bilanciare meglio la rete.

Progetto molto costoso per ENEL Distribuzione, che detiene la gran parte della rete di distribuzione italiana (più dell’80%), e per gli altri distributori italiani (A2A, AEM Torino, ACEA,ACEGAS-APS, etc). Progetto remunerativo per IBM, ERICSSON, ……e altri System Integrator che hanno sviluppato e gestito il progetto in tutte le fasi, da quelle puramente tecniche di progettazione a quelle logistiche e operative.

Insomma, si sono visti grandi progetti ICT a favore della rete elettrica per potere, fra l’altro, “inventare” allettanti piani tariffari: la concorrenza, si sa, scatena la fantasia.

Oggi, maggio 2012, ci si rende conto che l’intelligenza a valle non è sufficiente, che è necessario gestire intelligentemente non solo il consumo, ma anche la generazione.

“Colpa” dei grossi impianti di produzione di Fonte Rinnovabile, per loro natura non prevedibili, il 2 e 3 maggio si è registrato una disponibilità di energia superiore a quanto consumato, quindi il costo dell’energia sul mercato della borsa elettrica ha toccato lo zero : si chiama sovrapproduzione, ma anche mancanza di programmazione, nel caso specifico mancanza di un piano energetico nazionale.

Comunque sia è un sintomo palese che  è necessario gestire con  intelligenza l’immissione di energia in rete, quindi :

  • dotare i punti di generazione di “Smart Inverter”, con processori in grado di trasmettere e ricevere informazioni,
  • acquisire piattaforme software in grado di monitorare gli impianti di produzione non rinnovabile gestendoli in armonia con il resto della rete.

In sintesi, nuove opportunità per soluzioni ICT, nuove competenze da sviluppare anche perché finora l’ICT poco si è occupata di energia, se non per emettere bollette e gestire clienti, e il mondo dell’energia, soprattutto nelle aree di generazione e trasmissione, poco ha usufruito dei servizi forniti da informatica e telecomunicazioni.

Da qui al 2020 si prevedono investimenti dell’ordine di 30 Mld di Euro (**) per evolvere la rete verso modelli “Smart Grid”.

Le grandi società di automazione si stanno organizzando per cogliere queste nuove opportunità, i produttori di inverter lavorano alacremente per potere aggiornare i loro prodotti, ma la sfida questa volta è insidiosa: mancanza di standard, normativa in evoluzione, mercato frammentato in numerosi  impianti di produzione e un grande punto interrogativo : chi paga?

(**) fonte Energy & Strategy Group Politecnico di Milano. I dati si riferiscono  alla globalità della rete, con interventi che includono gli impianti di produzione, la rete di trasmissione e di distribuzione oltre a un aggiornamento eventuale presso l’utenza

Dalla teoria ai fatti : GRUPPO INDITEL L’unione fa la forza, il “business networking” fa il resto !


Dalla teoria ai fatti : alcuni esempi concreti di come le aziende italiane abbiano saputo evolvere il loro profilo di attività evolvendosi verso il fotovoltaico

GRUPPO INDITEL L’unione fa la forza, il “business networking” fa il resto!

Una holding attiva da 50 anni nel settore delle radiocomunicazioni  pubbliche e private che  gioca oggi un ruolo importante nello sviluppo del fotovoltaico e delle energie rinnovabili, con cinque società indipendenti, legate da un unico presidente, Ruggero Cerizza, che guida con concretezza un gruppo di aziende che hanno diversificato  le proprie attività.

Cinque società, ciascuna operante in una diversa area della filiera, quindi con modelli di business diversi per cogliere tutte le opportunità del settore, da quelle finanziarie a quelle operative, con la capacità di “cogliere l’attimo” e “passare il testimone”, capitalizzando su competenze tecnologiche, solidità finanziaria, e relazioni i tre assets fondamentali del gruppo.

Nel 2005 , PRS, costituita oltre 30 anni fa come attività specializzata negli impianti di sicurezza , si affaccia al fotovoltaico, proponendosi per progettare e realizzare impianti per tutti coloro che vogliono trarre vantaggio dagli incentivi messi a disposizione dal governo. La posizione geografica, in Puglia, la capacità di gestire progetti complessi (che necessitano di competenze sia tecniche che amministrative e finanziarie) oltre all’abilità nel muoversi nei meandri burocratici determinano il successo di PRS.

E qui entra in gioco Ponti Radio PR, che a partire dal 2008 comincia a stringere accordi per la fornitura di servizi di Manutenzione e Assistenza Tecnica con i maggiori costruttori di inverter a livello  mondiale, fra cui Power-One .

E’ solo l’inizio di una nuova avventura per Ponti Radio, che grazie a :

  • 15 sedi territoriali, con raggio di intervento < 120 km,
  • un unico centro di coordinamento,
  • e alle numerose partnership garantisce tempestività di intervento e sicurezza della rete.

A PowerOne si sono affiancati altri marchi : Solarmax , REFUsol , Steca , Schneider Electric.

L’evoluzione verso modelli Smart Grid, e quindi la necessità sempre più impellente di monitorare le reti rappresenta la nuova frontiera di attività per Ponti Radio, che  ha accostato all’attività di assistenza tecnica sugli inverter fotovoltaici una nuova soluzione “On Centre” di monitoring e supervising, denominata FV – (m2m)², che consente di assicurare al cliente  l’efficacia, l’efficienza e il massimo rendimento dall’impianto.

Per le funzioni di monitoraggio (rilevamento guasti o discostamento dalla produzione attesa) è stata attivata una partnership con la tedesca Meteocontrol , leader nel settore con più di 23mila impianti fotovoltaici e oltre 3,8 gigawatt di potenza.

Per il  Supervising sono state messe a frutto le competenze “storiche” sviluppate in ambito radiocomunicazioni e il know how acquisito nel networking.  Grazie allo  sviluppo di una soluzione di supporto tecnico audio/video (denominata ERICA) destinata ad aree non presidiate e tipicamente prive di copertura cellulare, Ponti Radio PR garantisce l’assistenza da remoto, -con personale di supervisione altamente qualificato-, la gestione della safety del personale in campo, e della security dell’impianto (sistemi di videosorveglianza, controllo accessi, supporto operativo anti intrusione).

Completano il quadro delle attività del gruppo:

ENERSUD, Energy Company che produce e rivende energia elettrica.

PROMEC ELETTRONICA, impegnata nella Green Energy attraverso lo sviluppo di soluzioni per impianti fotovoltaici ed idroelettrici ad isola e in rete.

TIESSE, che sviluppa e produce router e dispositivi machine to machine di fascia professionale utilizzati nelle soluzioni di monitoraggio e supervising di reti elettriche.

L’esperienza del Gruppo Inditel è una dimostrazione di come le PMI Italiane siano in grado di evolvere verso nuove opportunità e nuovi mercati, capitalizzando dalle esperienze passate con la consapevolezza che i clienti nei settori BtoB arrivano soprattutto  dalla capacità e dalla pazienza di gestire relazioni di business nel lungo periodo.