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Dalla teoria ai fatti: AC Consulting, quando la vendita non è fine a se stessa


Dalla teoria ai fatti: alcuni esempi concreti di attività di vendita sulle Piccole Medie Imprese

AC Consulting  è un’agenzia di E-ON , cioè vende contratti di fornitura di energia elettrica e gas alle piccole medie imprese.

La rete di vendita indiretta nonostante debba essere reclutata, gestitita, formata e necessiti di strumenti di supporto è strategica per penetrare un mercato frammentato e fortemente radicato sul territorio, quasi “invisibile” se non focalizzato con grande attenzione.

L’amministratore di AC Consulting, Riccardo Guzzetti,  è un imprenditore che ha fatto della vendita il suo business: ha iniziato l’attività come agente singolo, si è quindi organizzato con una struttura commerciale e ad oggi gestisce circa 4.000 clienti business.

Assecondando le esigenze dei clienti e al tempo stesso le proprie aspirazioni imprenditoriali, la sua agenzia ha una ben organizzata struttura di “Back Office” (suddivisa in pre-vendita, post-vendita e customer care) che rappresenta l’interfaccia operativa fra il cliente e l’azienda fornitrice dei servizi, garantendo assistenza all’utente finale nelle fasi di attivazione e per eventuali richieste tecniche e/o amministrative.

Per un’azienda focalizzata sulla vendita i clienti sono l’ “asset”  principale in quanto:

  • grazie al “passaparola” sono i più importanti “promotori” di cui una società possa disporre
  • costituiscono un’importante risorsa per le attività di cross-selling che li trasforma in acquirenti seriali
  • attirano grande interesse da parte di aziende che vogliano veicolare prodotti e servizi su quel mercato

La rete di vendita indiretta è il punto di incontro fra aziende e strategie: nonostante la diversa dimensione aziendale induca a pensare a rapporti di forza a favore dell’azienda mandante, quando la partita è ben giocata le cose non stanno così. Le agenzie, o comunque i rivenditori, sono aziende autonome e indipendenti che devono avere una loro autonomia di pensiero e di strategia, che permetta di mantenere ben saldo il contatto con i clienti. Differenziare l’offerta e cercare nuovi prodotti/servizi da veicolare può essere un valido strumento di fidelizzazione, con beneficio anche dell’azienda mandante.

AC Consulting, che segue questa linea di pensiero, veicola sul mercato un’offerta integrata (elettricità, gas e servizi innovativi) con l’obiettivo di ridurre la spesa energetica dei suoi clienti.

Fra i servizi a valore aggiunto vale la pena citare :

  • audit energetico (analisi dei processi relativi ai consumi di energia per evidenziare interventi che possano ridurre i costi relativi)
  • installazione di impianti fotovoltaici
  • agevolazione sulle accise (ottenimento della riduzione delle accise relative ai consumi di energia elettrica e gas)
  • adeguamento della norma DK5600 (adeguamento della connessione degli impianti alle reti di media tensione)

La diversificazione dell’offerta, comunque, non deve penalizzare la ricerca di nuovi clienti, focus fondamentale di AC Consulting, i cui ricavi derivano per una quota del 50% dal parco clienti fidelizzato, il restante 50% dal premio sui nuovi clienti acquisiti.

Verso il mercato delle Piccole Medie Imprese


Le Piccole Medie Imprese sono la struttura portante dell’economia italiana : costituiscono una percentuale del 99,9% delle imprese italiane,  prossima alle media dell’UE (99,8%), ma  il loro contributo all’occupazione è molto più alto (47%) della media europea (30 %), e l’apporto dell’intero settore delle PMI all’occupazione italiana è significativamente maggiore (81%) della media europea (67%). Anche in termini di valore aggiunto, le PMI contribuiscono di più (71,7%) della media europea (58%). (fonte Commissine Europea)

Analizzando il settore delle Medie Imprese del settore manufatturiero (imprese con un fatturato tra i 15 e i 449 Milioni di Euro, e numero di dipendenti compreso fra 50 e 449) troviamo 10.078 aziende, di cui 4.246 nel Nord Ovest, 3.416 nel Nord Est, 1.142 nel Centro Italia e 1.374 nel Centro Sud e nelle Isole.  (fonte Indagine PMI Mediobanca)

Bene, queste 10.000 aziende sono un mercato target importante per le energie rinnovabili, o meglio per aziende in grado di proporre interventi di riduzione della spesa energetica.

Ahimè, le PMI sono uno dei mercati più difficili da aggredire per i seguenti motivi :

  • hanno una forte impronta padronale, in cui quasi sempre proprietà e titolarità d’impresa coincidono
  • il titolare è l’unico interlocutore in grado di prendere decisioni
  • sono fortemente legate al territorio, alla cultura e al linguaggio della loro nicchia di mercato, che è bene in parte conoscere per poterle avvicinare con successo
  • sono aziende in cui il rapporto personale è difficile da raggiungere, ma è duraturo nel tempo in quanto fonte di fiducia e di stima reciproca

Conoscere il loro mondo, il loro linguaggio, il contesto sociale, culturale e relazionale in cui sono immerse e, almeno nelle caratteristiche principali il loro business, è fondamentale per sapere cogliere gli elementi su cui fare leva per “essere presi in considerazione” dal cliente, che è sì un’azienda, ma è al tempo stesso una persona, la persona che guida la sua azienda.

Il settore delle PMI è un mercato da presidiare attraverso agenti, rivenditori, installatori in una filiera commerciale che va costituendosi nella quale si farà strada una figura tecnico –commerciale che sarà l’interlocutore principale dell’azienda cliente, che non ha le risorse né il tempo per conoscere e districarsi in un settore così complesso.

Al fine di orientare i clienti saranno necessarie  società di consulenza  e/o “System Integrator” (termine mutuato da altri mercati), con forti skill commerciali e grande orientamento al cliente che, a seguito di interventi  di audit, proporranno gli interventi necessari ad una diminuzione della spesa energetica attraverso:

  • riorganizzazione dei processi e dei consumi
  • progettazione di impianti di generazione da fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, biomasse, in funzione dell’area geografica e del tipo di azienda)
  • installazione di impianti ad alta efficienza (caldaie a condensazione, pompe di calore, sistemi di cogenerazione………)
  • sistemi efficienti per l’illuminazione e per l’isolamento termico
  • modifiche dei rapporti contrattuali e dei piani tariffari di riferimento con il fornitore di EE o di Gas,

Queste aziende in teoria ci sono già, e sono le ESCo, definite e codificate attraverso decreti legislativi, e accreditate dall’AEEG, ma affinché possano ricoprire questo ruolo  è necessario che si orientino maggiormente al cliente: nella filiera commerciale chi decide è il mercato, non l’Authority.

Fattori critici di successo su questo mercato  saranno comunque, oltre alla qualità dei prodotti,

  • qualità e solidità della relazione con il cliente,
  • investimenti in comunicazione e informazione diretta sugli imprenditori che devono sapere che la spesa energetica si può (e si deve) ridurre : gli strumenti e le tecnologie ci sono, a volte è solo questione di conoscerle.

 

Nuovi incentivi, nuove strategie commerciali….


In vista della Grid Parity si riducono, forse un po’ troppo repentinamente gli incentivi del fotovoltaico che torna ad essere una forma di energia rinnovabile e non più un business di natura finanziaria.

Il mercato si concentrerà su impianti dedicati ad autoconsumo, come è ragionevole che sia : in questo modo si riducono le conseguenze sulla rete (che non è progettata per ricevere significative immissione di energia non programmata), si riduce il consumo di energia da fonte fossile, si riduce il costo delle bollette.

In realtà già il IV Conto Energia avrebbe dovuto modificare i modelli di business degli operatori  a favore di impianti di piccola/media taglia, ma questo fenomeno non si ritrova nei consuntivi 2011 che riportano 6.646 MW di installato, di cui solo il 28% nella fascie tipiche dell’autoconsumo (20-200 kW-segmento commerciale,< 20 kW, segmento residenziale). (fonte Energy&Strategy Group, Politecnico di Milano)

In pratica, come prevedibile, si è verificata la corsa alle installazioni dei grandi impianti per trarre il massimo vantaggio prima dell’effettiva entrata in vigore del IV conto.

Anche nel 2011, quindi, gli incentivi sono andati a favorire il mercato della speculazione. Del resto non poteva che essere così : installare più di 6 Giga in impianti di taglia medio/piccola significa aumentare in modo significativo il numero di installazioni ( circa 52.000 impianti!)…., possibile solamente con una struttura commerciale capillare, in grado di stimolare, recepire, proporre piccoli impianti fotovoltaici alle Piccole Medie Imprese e alle famiglie.

Con la fine della speculazione il mercato del fotovoltaico diventerà un mercato vero : le previsioni non saranno fatte sulla base degli incentivi messi a disposizione (6 Miliardi di incentivi significano n impianti di grande taglia, nn di taglia media e così via), ma si faranno sulle esigenze del mercato (quante le PMI e le famiglie  potenzialmente interessate a impianti fotovoltaici, quindi quanti gli impianti realizzabili).

I margini non si faranno su grandi progetti, uno diverso dall’altro, ma su tante piccole installazioni il più possibile eguali fra loro.

I produttori di pannelli, o forse i distributori, o forse gli “EPC” dovranno modificare la loro strategia commerciale :

  • reclutare piccole strutture locali in grado veicolare l’offerta in zone di loro competenza
  • organizzare l’offerta in “kit di montaggio” (qualcuno lo sta già facendo : Galeo Energy , Solsonica,…..) che hanno tutti gli strumenti per realizzare l’installazione (dai moduli, all’inverter, ai sistemi di fissaggio).
  • investire in formazione, commerciale e tecnica, e in strumenti di supporto alla vendita
  • supportare i rivenditori nelle procedure burocratiche di autorizzazione e di connessione alla rete, assisterli  in procedure legali/contrattuali
  • investire in comunicazione, diffondendo il “brand”  sugli utenti finali,  associandogli  valori di sicurezza e affidabilità che diano fiducia ai clienti finali
  • fidelizzare la rete

I veri nuovi protagonisti saranno i piccoli installatori, che avranno il contatto con  i clienti, e i nuovi vincitori saranno le aziende che avranno i mezzi finanziari per potere organizzare reti di vendita efficaci, fedeli al brand, dando loro tutto il supporto anche e soprattutto in termini di formazione, e di opportunità di guadagno.

Realizzare una rete commerciale efficace è un investimento significativo, ed è, a questo punto, la nuova frontiera del fotovoltaico italiano.

Dalla teoria ai fatti : ENERQOS, speriamo in una evoluzione a breve….


Alcuni esempi concreti di come le aziende del settore fotovoltaico stanno affrontando il mercato che si sta evolvendo dai grandi impianti verso impianti di piccola/media taglia 

ENERQOS, speriamo in una evoluzione a breve…..

L’attività di Enerqos è quella del System Integrator , focalizzato su impianti di media/grande taglia: cerca i clienti, sviluppa i progetti , li realizza, con la collaborazione di qualificati installatori locali per la messa in opera.

Solitamente propone ai clienti due tecnologie di moduli alternativi, basati su fornitori di moduli diversi e, evidentemente, con prezzi diversi.

I produttori di moduli proposti variano, ma spesso la scelta si pone fra l’Italiana Solsonica , con la possibilità di avere gli extra incentivi del 10% in quanto produttore europeo, e JASolar , più economico anche per le economie di scala intrinseche in un fornitore internazionale. La scelta è a carico del cliente.

Il mercato target di Enerqos è ben identificato : tetti in grado di garantire coperture che possano ospitare da un minimo di 100 KWp a un massimo di 1.000 KWp, quindi in sintesi medie imprese con  capannoni adatti ad un impianto fotovoltaico.

La proposta commerciale, si basa prevalentemente  su aspetti finanziari : “Installare un impianto su tetto è un investimento sicuro e ti assicura un guadagno garantito….”

Il cliente è segnalato da una rete di agenti, talvolta dagli stessi installatori.

Ad oggi è in corso una campagna di reclutamento di agenti e installatori. La fidelizzazione della rete è la conseguenza di una consuetudine di rapporto di fiducia reciproca.

Grazie per la collaborazione a luca.marcucci@enerqos.com

Dalla teoria ai fatti :V-Energy, la sartoria del fotovoltaico


Alcuni esempi concreti di come le aziende del settore fotovoltaico stanno affrontando il mercato che si sta evolvendo dai grandi impianti verso impianti di piccola/media taglia.

 V- Energy,  la sartoria del fotovoltaico

Giovane azienda biellese (nata nel 2008) da sempre orientata al mercato dell’autoconsumo non ha dovuto modificare la strategia commerciale a seguito del IV conto energia.

V- Energy trae il suo principale punto di forza dalla ridotta dimensione aziendale : non potendo competere sui volumi propone  prodotti “su misura” in grado di soddisfare anche le più sofisticate esigenze architettoniche:

  •  moduli colorati  , per potere intervenire anche negli edifici storici con rigorosi vincoli ambientali

Qualità dei prodotti e tempestività nell’assistenza sono ulteriori punti di forza riconosciuti, e così i clienti arrivano, oltre che da una rete di agenzie sul territorio nazionale, incaricate di promuovere V-Energy sugli utenti finali e sugli installatori, dal passaparola.

Il vero canale di vendita sono gli installatori, che rassicurano e presidiano il cliente, installano, fatturano.

La numerosità degli operatori, non tutti di qualità, le difficoltà a capire le reale provenienza di alcuni prodotti sul mercato, e le difficoltà creditorie rendono la strada ancora in salita.

Grazie per la collaborazione a  maurizio.beggiato@v-energy.it

Dalla teoria ai fatti : SILFAB, tra i pionieri dei fotovoltaico….


Alcuni esempi concreti di come le aziende del settore fotovoltaico stanno affrontando il mercato che si sta evolvendo dai grandi impianti verso impianti di piccola/media taglia

 SILFAB , tra i pionieri del fotovoltaico

Il  presidente Franco Traverso è stato uno dei fondatori del fotovoltaico in Italia: non è certo stato colto di sorpresa dal termine della fase speculativa.

Terminata la fase dei “parchi” fotovoltaici è stata impostata una strategia commerciale e di marketing orientata al settore residenziale e della piccola media impresa .

Ad oggi hanno una rete di agenzie  incaricate di presidiare le regioni di loro competenza. Gli agenti promuovono i prodotti/soluzioni sugli installatori. Gli installatori, infatti, hanno le competenze oltre che per installare anche per dare fiducia ai clienti sulla qualità dei prodotti utilizzati e dell’impianto.

Il ruolo degli agenti è procacciare/motivare gli installatori. Gli installatori vendono a fatturano al cliente finale. Agenti e installatori sono quindi due aspetti della stessa medaglia, che di fatto presidiano insieme il mercato.

La vendita si basa sulla qualità del prodotto : la formazione del canale e gli strumenti di supporto al canale sono fondamentali. A breve sarà lanciato uno strumento di marketing, con brand RENexpert, basato su tre assett:

  • formazione,
  • strumenti di vendita,
  • partner program (un’infrastruttura informatica con supporto esteso alla rete : da strumenti finanziari alla possibilità di prenotare e ricevere “stand” per eventi locali).

Interessante il punto di vista sulle fiere, considerati strumenti di fidelizzazione del canale.

In corso in questo periodo, e già orientai verso il successo i “Silfabday” , giornate formative/informative su tutti gli aspetti da conoscere per partecipare al mercato indirizzato dal Titolo Terzo del IV conto energia, dedicato all’integrazione architettonica del fotovoltaico.

Grazie per la collaborazione a a.cortese@silfab.eu

Dalla teoria ai fatti : SOLSONICA, una storia interessante …


Alcuni esempi concreti di come le aziende del settore fotovoltaico stanno affrontando il mercato che si sta evolvendo dai grandi impianti verso impianti di piccola/media taglia.

 SOLSONICA : una storia interessante….

Dal silicio dedicato ai microprocessori al silicio per il fotovoltaico, una storia di successo e , direi , di management illuminato.

Quando la produzione di componenti elettronici del gruppo EEMS  è passata in oriente con impianti di proprietà, l’impianto italiano è stato convertito al fotovoltaico (siamo nel 2008) ed è nata Solsonica.

Fino al 2010 il mercato target era il BtB, con account manager che seguivano grandi installatori e EPC. In leggero anticipo rispetto al IV conto energia è iniziata  una strategia commerciale rivolta al mercato residenziale  e delle piccole medie imprese.

L’approccio verso il mercato è completo :

  • una rete di partner commerciali sul territorio, che promuovono le soluzioni Solsonica sul cliente finale e sono il braccio commerciale dell’azienda
  • una rete di installatori che rappresentano il front end tecnico sul cliente.
  • una infrastruttura informatica attraverso cui interagiscono rete commerciale  e installatori
  • grande enfasi sul brand Solsonica, garante dei finanziamenti e dell’installazione e, in qualche modo, dell’incasso degli incentivi da parte del cliente.

Ringrazio per la collaborazione giuseppe.scopigno@solsonica.com

Fotovoltaico, cosa accadrà…?


Sembrano tutti concordi che a fine 2011   arriveremo ad avere circa 12 GW di capacità fotovoltaica installata, grazie agli incentivi degli anni passati che hanno favorito lo sviluppo del mercato.     Le incertezze normative del 2011 e gli effetti del IV Conto Energia si sentiranno nel 2012, con previsioni di 3 GW ( installato dell’anno) e nel 2013 con previsioni di 4 GW arrivando quindi a fine 2013 a una capacità totale installata di 19,2 GW (fonte Energy Strategy Group-Politecnico di Milano).Naturalmente sono stime, assolutamente autorevoli e confermate dal “buon senso” dei principali operatori, che si stanno preparando a una diminuzione significativa se non definitiva degli incentivi per raggiunta “maturità di mercato” dal 2013 in poi (assumendo che maturità del mercato e tariffa omnicomprensiva coincidano).

Gli effetti del IV Conto Energia hanno una importante ricaduta sulle attività commerciali degli operatori del settore :

  • la bolla speculativa si sta ridimensionando, è finita la compravendita dei campi e delle autorizzazioni su terreno, tutti si concentrano sui tetti (in rete è facile trovare annuci del tipo “…RICERCHIAMO TETTI INDUSTRIALI PER IMPIANTI FOTOVOLTAICI cerchiamo tetti di fabbricati industriali (o rurali) in Italia per la stipula di contratti di diritto di superficie ventennali per l’installazione di impianti Fotovoltaici. Taglia minima (singolo tetto o cumulata in caso di tetti contigui) 4000 mq. Se avete opportunità da presentarci o siete interessati ad affittare il vostro tetto contattateci...”
  • i margini si assottigliano nonostante il calo del prezzo delle celle e dei pannelli, ma il dumping cinese si fa sentire
  • l’orientamento verso i piccoli impianti scatena la ricerca di agenti di vendita, pagati a provvigione, per ridurre, comprensibilmente per certi versi, l’investimento commerciale

La guerra è guerra, chi vuole oltrepassare il 2013 deve fare bene i conti, lavorare seriamente a una filiera commerciale che generi valore ad ogni passo, suddividendo i costi commerciali su ciascun livello.    La costruzione di una rete di vendita ha un prezzo e necessita di tempo, forse è meglio concentrarsi su una rete che porti del valore aggiunto, suddividendo i costi di vendita sui diversi livelli della filiera.