Verso il mercato delle Piccole Medie Imprese


Le Piccole Medie Imprese sono la struttura portante dell’economia italiana : costituiscono una percentuale del 99,9% delle imprese italiane,  prossima alle media dell’UE (99,8%), ma  il loro contributo all’occupazione è molto più alto (47%) della media europea (30 %), e l’apporto dell’intero settore delle PMI all’occupazione italiana è significativamente maggiore (81%) della media europea (67%). Anche in termini di valore aggiunto, le PMI contribuiscono di più (71,7%) della media europea (58%). (fonte Commissine Europea)

Analizzando il settore delle Medie Imprese del settore manufatturiero (imprese con un fatturato tra i 15 e i 449 Milioni di Euro, e numero di dipendenti compreso fra 50 e 449) troviamo 10.078 aziende, di cui 4.246 nel Nord Ovest, 3.416 nel Nord Est, 1.142 nel Centro Italia e 1.374 nel Centro Sud e nelle Isole.  (fonte Indagine PMI Mediobanca)

Bene, queste 10.000 aziende sono un mercato target importante per le energie rinnovabili, o meglio per aziende in grado di proporre interventi di riduzione della spesa energetica.

Ahimè, le PMI sono uno dei mercati più difficili da aggredire per i seguenti motivi :

  • hanno una forte impronta padronale, in cui quasi sempre proprietà e titolarità d’impresa coincidono
  • il titolare è l’unico interlocutore in grado di prendere decisioni
  • sono fortemente legate al territorio, alla cultura e al linguaggio della loro nicchia di mercato, che è bene in parte conoscere per poterle avvicinare con successo
  • sono aziende in cui il rapporto personale è difficile da raggiungere, ma è duraturo nel tempo in quanto fonte di fiducia e di stima reciproca

Conoscere il loro mondo, il loro linguaggio, il contesto sociale, culturale e relazionale in cui sono immerse e, almeno nelle caratteristiche principali il loro business, è fondamentale per sapere cogliere gli elementi su cui fare leva per “essere presi in considerazione” dal cliente, che è sì un’azienda, ma è al tempo stesso una persona, la persona che guida la sua azienda.

Il settore delle PMI è un mercato da presidiare attraverso agenti, rivenditori, installatori in una filiera commerciale che va costituendosi nella quale si farà strada una figura tecnico –commerciale che sarà l’interlocutore principale dell’azienda cliente, che non ha le risorse né il tempo per conoscere e districarsi in un settore così complesso.

Al fine di orientare i clienti saranno necessarie  società di consulenza  e/o “System Integrator” (termine mutuato da altri mercati), con forti skill commerciali e grande orientamento al cliente che, a seguito di interventi  di audit, proporranno gli interventi necessari ad una diminuzione della spesa energetica attraverso:

  • riorganizzazione dei processi e dei consumi
  • progettazione di impianti di generazione da fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, biomasse, in funzione dell’area geografica e del tipo di azienda)
  • installazione di impianti ad alta efficienza (caldaie a condensazione, pompe di calore, sistemi di cogenerazione………)
  • sistemi efficienti per l’illuminazione e per l’isolamento termico
  • modifiche dei rapporti contrattuali e dei piani tariffari di riferimento con il fornitore di EE o di Gas,

Queste aziende in teoria ci sono già, e sono le ESCo, definite e codificate attraverso decreti legislativi, e accreditate dall’AEEG, ma affinché possano ricoprire questo ruolo  è necessario che si orientino maggiormente al cliente: nella filiera commerciale chi decide è il mercato, non l’Authority.

Fattori critici di successo su questo mercato  saranno comunque, oltre alla qualità dei prodotti,

  • qualità e solidità della relazione con il cliente,
  • investimenti in comunicazione e informazione diretta sugli imprenditori che devono sapere che la spesa energetica si può (e si deve) ridurre : gli strumenti e le tecnologie ci sono, a volte è solo questione di conoscerle.

 

La rete elettrica deve diventare intelligente!


La rete elettrica deve diventare intelligente!

In realtà intelligente già lo è almeno in periferia, cioè dove viene consumata. Le norme dell’AEEG (ARG/elt 292/06) legate al processo di liberalizzazione del mercato elettrico  hanno istituito l’obbligo da parte delle società di distribuzione ad installare il contatore elettronico per potere gestire da remoto operazioni di lettura, per ottimizzare i costi di manutenzione e per bilanciare meglio la rete.

Progetto molto costoso per ENEL Distribuzione, che detiene la gran parte della rete di distribuzione italiana (più dell’80%), e per gli altri distributori italiani (A2A, AEM Torino, ACEA,ACEGAS-APS, etc). Progetto remunerativo per IBM, ERICSSON, ……e altri System Integrator che hanno sviluppato e gestito il progetto in tutte le fasi, da quelle puramente tecniche di progettazione a quelle logistiche e operative.

Insomma, si sono visti grandi progetti ICT a favore della rete elettrica per potere, fra l’altro, “inventare” allettanti piani tariffari: la concorrenza, si sa, scatena la fantasia.

Oggi, maggio 2012, ci si rende conto che l’intelligenza a valle non è sufficiente, che è necessario gestire intelligentemente non solo il consumo, ma anche la generazione.

“Colpa” dei grossi impianti di produzione di Fonte Rinnovabile, per loro natura non prevedibili, il 2 e 3 maggio si è registrato una disponibilità di energia superiore a quanto consumato, quindi il costo dell’energia sul mercato della borsa elettrica ha toccato lo zero : si chiama sovrapproduzione, ma anche mancanza di programmazione, nel caso specifico mancanza di un piano energetico nazionale.

Comunque sia è un sintomo palese che  è necessario gestire con  intelligenza l’immissione di energia in rete, quindi :

  • dotare i punti di generazione di “Smart Inverter”, con processori in grado di trasmettere e ricevere informazioni,
  • acquisire piattaforme software in grado di monitorare gli impianti di produzione non rinnovabile gestendoli in armonia con il resto della rete.

In sintesi, nuove opportunità per soluzioni ICT, nuove competenze da sviluppare anche perché finora l’ICT poco si è occupata di energia, se non per emettere bollette e gestire clienti, e il mondo dell’energia, soprattutto nelle aree di generazione e trasmissione, poco ha usufruito dei servizi forniti da informatica e telecomunicazioni.

Da qui al 2020 si prevedono investimenti dell’ordine di 30 Mld di Euro (**) per evolvere la rete verso modelli “Smart Grid”.

Le grandi società di automazione si stanno organizzando per cogliere queste nuove opportunità, i produttori di inverter lavorano alacremente per potere aggiornare i loro prodotti, ma la sfida questa volta è insidiosa: mancanza di standard, normativa in evoluzione, mercato frammentato in numerosi  impianti di produzione e un grande punto interrogativo : chi paga?

(**) fonte Energy & Strategy Group Politecnico di Milano. I dati si riferiscono  alla globalità della rete, con interventi che includono gli impianti di produzione, la rete di trasmissione e di distribuzione oltre a un aggiornamento eventuale presso l’utenza

Nuovi incentivi, nuove strategie commerciali….


In vista della Grid Parity si riducono, forse un po’ troppo repentinamente gli incentivi del fotovoltaico che torna ad essere una forma di energia rinnovabile e non più un business di natura finanziaria.

Il mercato si concentrerà su impianti dedicati ad autoconsumo, come è ragionevole che sia : in questo modo si riducono le conseguenze sulla rete (che non è progettata per ricevere significative immissione di energia non programmata), si riduce il consumo di energia da fonte fossile, si riduce il costo delle bollette.

In realtà già il IV Conto Energia avrebbe dovuto modificare i modelli di business degli operatori  a favore di impianti di piccola/media taglia, ma questo fenomeno non si ritrova nei consuntivi 2011 che riportano 6.646 MW di installato, di cui solo il 28% nella fascie tipiche dell’autoconsumo (20-200 kW-segmento commerciale,< 20 kW, segmento residenziale). (fonte Energy&Strategy Group, Politecnico di Milano)

In pratica, come prevedibile, si è verificata la corsa alle installazioni dei grandi impianti per trarre il massimo vantaggio prima dell’effettiva entrata in vigore del IV conto.

Anche nel 2011, quindi, gli incentivi sono andati a favorire il mercato della speculazione. Del resto non poteva che essere così : installare più di 6 Giga in impianti di taglia medio/piccola significa aumentare in modo significativo il numero di installazioni ( circa 52.000 impianti!)…., possibile solamente con una struttura commerciale capillare, in grado di stimolare, recepire, proporre piccoli impianti fotovoltaici alle Piccole Medie Imprese e alle famiglie.

Con la fine della speculazione il mercato del fotovoltaico diventerà un mercato vero : le previsioni non saranno fatte sulla base degli incentivi messi a disposizione (6 Miliardi di incentivi significano n impianti di grande taglia, nn di taglia media e così via), ma si faranno sulle esigenze del mercato (quante le PMI e le famiglie  potenzialmente interessate a impianti fotovoltaici, quindi quanti gli impianti realizzabili).

I margini non si faranno su grandi progetti, uno diverso dall’altro, ma su tante piccole installazioni il più possibile eguali fra loro.

I produttori di pannelli, o forse i distributori, o forse gli “EPC” dovranno modificare la loro strategia commerciale :

  • reclutare piccole strutture locali in grado veicolare l’offerta in zone di loro competenza
  • organizzare l’offerta in “kit di montaggio” (qualcuno lo sta già facendo : Galeo Energy , Solsonica,…..) che hanno tutti gli strumenti per realizzare l’installazione (dai moduli, all’inverter, ai sistemi di fissaggio).
  • investire in formazione, commerciale e tecnica, e in strumenti di supporto alla vendita
  • supportare i rivenditori nelle procedure burocratiche di autorizzazione e di connessione alla rete, assisterli  in procedure legali/contrattuali
  • investire in comunicazione, diffondendo il “brand”  sugli utenti finali,  associandogli  valori di sicurezza e affidabilità che diano fiducia ai clienti finali
  • fidelizzare la rete

I veri nuovi protagonisti saranno i piccoli installatori, che avranno il contatto con  i clienti, e i nuovi vincitori saranno le aziende che avranno i mezzi finanziari per potere organizzare reti di vendita efficaci, fedeli al brand, dando loro tutto il supporto anche e soprattutto in termini di formazione, e di opportunità di guadagno.

Realizzare una rete commerciale efficace è un investimento significativo, ed è, a questo punto, la nuova frontiera del fotovoltaico italiano.

Dalla teoria ai fatti : GRUPPO INDITEL L’unione fa la forza, il “business networking” fa il resto !


Dalla teoria ai fatti : alcuni esempi concreti di come le aziende italiane abbiano saputo evolvere il loro profilo di attività evolvendosi verso il fotovoltaico

GRUPPO INDITEL L’unione fa la forza, il “business networking” fa il resto!

Una holding attiva da 50 anni nel settore delle radiocomunicazioni  pubbliche e private che  gioca oggi un ruolo importante nello sviluppo del fotovoltaico e delle energie rinnovabili, con cinque società indipendenti, legate da un unico presidente, Ruggero Cerizza, che guida con concretezza un gruppo di aziende che hanno diversificato  le proprie attività.

Cinque società, ciascuna operante in una diversa area della filiera, quindi con modelli di business diversi per cogliere tutte le opportunità del settore, da quelle finanziarie a quelle operative, con la capacità di “cogliere l’attimo” e “passare il testimone”, capitalizzando su competenze tecnologiche, solidità finanziaria, e relazioni i tre assets fondamentali del gruppo.

Nel 2005 , PRS, costituita oltre 30 anni fa come attività specializzata negli impianti di sicurezza , si affaccia al fotovoltaico, proponendosi per progettare e realizzare impianti per tutti coloro che vogliono trarre vantaggio dagli incentivi messi a disposizione dal governo. La posizione geografica, in Puglia, la capacità di gestire progetti complessi (che necessitano di competenze sia tecniche che amministrative e finanziarie) oltre all’abilità nel muoversi nei meandri burocratici determinano il successo di PRS.

E qui entra in gioco Ponti Radio PR, che a partire dal 2008 comincia a stringere accordi per la fornitura di servizi di Manutenzione e Assistenza Tecnica con i maggiori costruttori di inverter a livello  mondiale, fra cui Power-One .

E’ solo l’inizio di una nuova avventura per Ponti Radio, che grazie a :

  • 15 sedi territoriali, con raggio di intervento < 120 km,
  • un unico centro di coordinamento,
  • e alle numerose partnership garantisce tempestività di intervento e sicurezza della rete.

A PowerOne si sono affiancati altri marchi : Solarmax , REFUsol , Steca , Schneider Electric.

L’evoluzione verso modelli Smart Grid, e quindi la necessità sempre più impellente di monitorare le reti rappresenta la nuova frontiera di attività per Ponti Radio, che  ha accostato all’attività di assistenza tecnica sugli inverter fotovoltaici una nuova soluzione “On Centre” di monitoring e supervising, denominata FV – (m2m)², che consente di assicurare al cliente  l’efficacia, l’efficienza e il massimo rendimento dall’impianto.

Per le funzioni di monitoraggio (rilevamento guasti o discostamento dalla produzione attesa) è stata attivata una partnership con la tedesca Meteocontrol , leader nel settore con più di 23mila impianti fotovoltaici e oltre 3,8 gigawatt di potenza.

Per il  Supervising sono state messe a frutto le competenze “storiche” sviluppate in ambito radiocomunicazioni e il know how acquisito nel networking.  Grazie allo  sviluppo di una soluzione di supporto tecnico audio/video (denominata ERICA) destinata ad aree non presidiate e tipicamente prive di copertura cellulare, Ponti Radio PR garantisce l’assistenza da remoto, -con personale di supervisione altamente qualificato-, la gestione della safety del personale in campo, e della security dell’impianto (sistemi di videosorveglianza, controllo accessi, supporto operativo anti intrusione).

Completano il quadro delle attività del gruppo:

ENERSUD, Energy Company che produce e rivende energia elettrica.

PROMEC ELETTRONICA, impegnata nella Green Energy attraverso lo sviluppo di soluzioni per impianti fotovoltaici ed idroelettrici ad isola e in rete.

TIESSE, che sviluppa e produce router e dispositivi machine to machine di fascia professionale utilizzati nelle soluzioni di monitoraggio e supervising di reti elettriche.

L’esperienza del Gruppo Inditel è una dimostrazione di come le PMI Italiane siano in grado di evolvere verso nuove opportunità e nuovi mercati, capitalizzando dalle esperienze passate con la consapevolezza che i clienti nei settori BtoB arrivano soprattutto  dalla capacità e dalla pazienza di gestire relazioni di business nel lungo periodo.

Il mercato visto dal mercato: crisi o consolidamento ?


Il settore del fotovoltaico quest’ anno ne ha viste di tutti i colori : alla svolta normativa si è aggiunta la crisi finanziaria e quindi,  terminata la grande speculazione, si sono aggiunti la guerra dei prezzi e  le difficoltà creditorie delle banche.

 In questo scenario un po’ deprimente , che ha visto più di una azienda rivolgersi alla cassa integrazione, era  prevedibile una certa sofferenza da parte di chi  organizza eventi del settore, inevitabilmente coinvolte nella diminuzione dei budget di comunicazione.

La realtà, almeno vista da Solarexpo  a circa due mesi dall’evento, lascia spazio a un certo ottimismo e riflette  fiducia da parte delle aziende che continuano a investire per avere visibilità.

L’edizione di quest’anno ha più spazio espositivo, il budget della manifestazione è in attivo nonostante la mancanza di alcuni espositori e la riduzione di budget di altri.

La manifestazione riflette e conferma una situazione di consolidamento del mercato : un po’ meno stand faraonici,  un po’ più di concretezza da parte di aziende che dimostrano di saper interpretare il mercato adeguando le loro strategie a un mercato reale che non deve vivere di incentivi, ma deve sapersi  autoalimentare sulla base di domanda, offerta, servizio al cliente, e in cui la finanza deve essere un mezzo e non un fine.

Il mercato è in fermento :

  • le aziende produttrici di moduli, all’inseguimento delle economie di scala, si ridurranno sempre più,
  • i produttori di inverter avranno sempre più un ruolo chiave ,
  • progettisti e installatori, i veri protagonisti del mercato, hanno numerose sfide tecniche e normative  da affrontare
  • il settore dell’informatica e telecomunicazioni sarà sempre più coinvolto nella necessaria evoluzione verso il modello della “Smart Grid”, quindi la necessità di gestire e controllare flussi di energia bidirezionali.

L’Italia resta uno dei paesi più importanti per il fotovoltaico e per le energie rinnovabili, con grande interesse da parte di operatori internazionali che vedono in Solarexpo, e nell’Italian PV Summit  organizzato nei due giorni precedenti all’apertura dell’esposizione, una grande occasione di contatto con il mercato italiano.

Auguriamoci che la dimensione internazionale, che porterà la manifestazione a Milano il prossimo anno, non vada a discapito delle piccole medie imprese italiane, che comunque avranno necessità di una “piazza” nella quale potersi incontrare e confrontare.

Dalla teoria ai fatti : ENERQOS, speriamo in una evoluzione a breve….


Alcuni esempi concreti di come le aziende del settore fotovoltaico stanno affrontando il mercato che si sta evolvendo dai grandi impianti verso impianti di piccola/media taglia 

ENERQOS, speriamo in una evoluzione a breve…..

L’attività di Enerqos è quella del System Integrator , focalizzato su impianti di media/grande taglia: cerca i clienti, sviluppa i progetti , li realizza, con la collaborazione di qualificati installatori locali per la messa in opera.

Solitamente propone ai clienti due tecnologie di moduli alternativi, basati su fornitori di moduli diversi e, evidentemente, con prezzi diversi.

I produttori di moduli proposti variano, ma spesso la scelta si pone fra l’Italiana Solsonica , con la possibilità di avere gli extra incentivi del 10% in quanto produttore europeo, e JASolar , più economico anche per le economie di scala intrinseche in un fornitore internazionale. La scelta è a carico del cliente.

Il mercato target di Enerqos è ben identificato : tetti in grado di garantire coperture che possano ospitare da un minimo di 100 KWp a un massimo di 1.000 KWp, quindi in sintesi medie imprese con  capannoni adatti ad un impianto fotovoltaico.

La proposta commerciale, si basa prevalentemente  su aspetti finanziari : “Installare un impianto su tetto è un investimento sicuro e ti assicura un guadagno garantito….”

Il cliente è segnalato da una rete di agenti, talvolta dagli stessi installatori.

Ad oggi è in corso una campagna di reclutamento di agenti e installatori. La fidelizzazione della rete è la conseguenza di una consuetudine di rapporto di fiducia reciproca.

Grazie per la collaborazione a luca.marcucci@enerqos.com

Dalla teoria ai fatti :V-Energy, la sartoria del fotovoltaico


Alcuni esempi concreti di come le aziende del settore fotovoltaico stanno affrontando il mercato che si sta evolvendo dai grandi impianti verso impianti di piccola/media taglia.

 V- Energy,  la sartoria del fotovoltaico

Giovane azienda biellese (nata nel 2008) da sempre orientata al mercato dell’autoconsumo non ha dovuto modificare la strategia commerciale a seguito del IV conto energia.

V- Energy trae il suo principale punto di forza dalla ridotta dimensione aziendale : non potendo competere sui volumi propone  prodotti “su misura” in grado di soddisfare anche le più sofisticate esigenze architettoniche:

  •  moduli colorati  , per potere intervenire anche negli edifici storici con rigorosi vincoli ambientali

Qualità dei prodotti e tempestività nell’assistenza sono ulteriori punti di forza riconosciuti, e così i clienti arrivano, oltre che da una rete di agenzie sul territorio nazionale, incaricate di promuovere V-Energy sugli utenti finali e sugli installatori, dal passaparola.

Il vero canale di vendita sono gli installatori, che rassicurano e presidiano il cliente, installano, fatturano.

La numerosità degli operatori, non tutti di qualità, le difficoltà a capire le reale provenienza di alcuni prodotti sul mercato, e le difficoltà creditorie rendono la strada ancora in salita.

Grazie per la collaborazione a  maurizio.beggiato@v-energy.it

Dalla teoria ai fatti : SILFAB, tra i pionieri dei fotovoltaico….


Alcuni esempi concreti di come le aziende del settore fotovoltaico stanno affrontando il mercato che si sta evolvendo dai grandi impianti verso impianti di piccola/media taglia

 SILFAB , tra i pionieri del fotovoltaico

Il  presidente Franco Traverso è stato uno dei fondatori del fotovoltaico in Italia: non è certo stato colto di sorpresa dal termine della fase speculativa.

Terminata la fase dei “parchi” fotovoltaici è stata impostata una strategia commerciale e di marketing orientata al settore residenziale e della piccola media impresa .

Ad oggi hanno una rete di agenzie  incaricate di presidiare le regioni di loro competenza. Gli agenti promuovono i prodotti/soluzioni sugli installatori. Gli installatori, infatti, hanno le competenze oltre che per installare anche per dare fiducia ai clienti sulla qualità dei prodotti utilizzati e dell’impianto.

Il ruolo degli agenti è procacciare/motivare gli installatori. Gli installatori vendono a fatturano al cliente finale. Agenti e installatori sono quindi due aspetti della stessa medaglia, che di fatto presidiano insieme il mercato.

La vendita si basa sulla qualità del prodotto : la formazione del canale e gli strumenti di supporto al canale sono fondamentali. A breve sarà lanciato uno strumento di marketing, con brand RENexpert, basato su tre assett:

  • formazione,
  • strumenti di vendita,
  • partner program (un’infrastruttura informatica con supporto esteso alla rete : da strumenti finanziari alla possibilità di prenotare e ricevere “stand” per eventi locali).

Interessante il punto di vista sulle fiere, considerati strumenti di fidelizzazione del canale.

In corso in questo periodo, e già orientai verso il successo i “Silfabday” , giornate formative/informative su tutti gli aspetti da conoscere per partecipare al mercato indirizzato dal Titolo Terzo del IV conto energia, dedicato all’integrazione architettonica del fotovoltaico.

Grazie per la collaborazione a a.cortese@silfab.eu

Dalla teoria ai fatti : SOLSONICA, una storia interessante …


Alcuni esempi concreti di come le aziende del settore fotovoltaico stanno affrontando il mercato che si sta evolvendo dai grandi impianti verso impianti di piccola/media taglia.

 SOLSONICA : una storia interessante….

Dal silicio dedicato ai microprocessori al silicio per il fotovoltaico, una storia di successo e , direi , di management illuminato.

Quando la produzione di componenti elettronici del gruppo EEMS  è passata in oriente con impianti di proprietà, l’impianto italiano è stato convertito al fotovoltaico (siamo nel 2008) ed è nata Solsonica.

Fino al 2010 il mercato target era il BtB, con account manager che seguivano grandi installatori e EPC. In leggero anticipo rispetto al IV conto energia è iniziata  una strategia commerciale rivolta al mercato residenziale  e delle piccole medie imprese.

L’approccio verso il mercato è completo :

  • una rete di partner commerciali sul territorio, che promuovono le soluzioni Solsonica sul cliente finale e sono il braccio commerciale dell’azienda
  • una rete di installatori che rappresentano il front end tecnico sul cliente.
  • una infrastruttura informatica attraverso cui interagiscono rete commerciale  e installatori
  • grande enfasi sul brand Solsonica, garante dei finanziamenti e dell’installazione e, in qualche modo, dell’incasso degli incentivi da parte del cliente.

Ringrazio per la collaborazione giuseppe.scopigno@solsonica.com

Un appello per la qualità nella vendita !


Analizzando l’andamento dei mercati si analizzano  modelli di business, innovazione tecnolgica, catena del valore, etc,  e si prende  raramente in considerazione la rete commerciale e l’importanza che questa ha nello sviluppo di un mercato.

E’ chiaro del resto che le scelte e le politiche commerciali sono conseguenze di una strategia che dipende dai fattori sopra citati.

Per una volta, però, vorrei affrontare il tema della rete di vendita, o in altri termini del front end commerciale sui clienti, che rappresenta una parte importante soprattutto in mercati emergenti e non ancora maturi.

Infatti nella creazione di un mercato, nel formare l’opinione dei clienti e nella generazione della domanda la forza commerciale, insieme alla strategia di comunicazione, ha un ruolo fondamentale perché contribuisce a creare i criteri di scelta che adotteranno i clienti in fase di acquisto.

Nonostante Internet abbia in parte ridotto questo fenomeno, (le informazioni preliminari relative a prodotti e servizi si cercano in rete) spesso la relazione umana nella fase di acquisto è quella che aiuta a scegliere un prodotto o l’altro.

Da queste considerazioni nasce il mio appello : aziende, non trascurate la qualità della vendita! Investite nella formazione anche tecnica dei venditori! La qualità della vendita è importante quanto la qualità dei prodotti, per difendere la vostra professionalità, la qualità dei vostri prodotti, e  per difendersi da fenomeni di dumping cinese (vedi fotovoltaico) perseguite la qualità  anche nella filiera commerciale!